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Sunday, March 04, 2007

Giorgio Merlini, compagno di giochi Firenze 1942-44

Cari lettori,

Non finirò ancora di stupirvi se vi racconto che un giorno mi è giunto un plico con una lettera e molte fotografie e subito ha avuto luogo la magia che mi riporta, andando indietro nel tempo, un nome e un’identità si affaccia e si dichiara :

"Sono Giorgio Merlini il vostro compagno di giochi nella Firenze del 1942-44. Sono quello che manca all’appello nel tuo libro quando la seconda guerra mondiale attanagliava dalla fame e dalla paura la popolazione italiana."

Le parole di Giorgio sgorgano così dal suo cuore, dopo che io fremendo dall’emozione gli avevo telefonato :

"Ciao Martha, mi è venuto un tonfo al cuore l’altro ieri a sentire la tua voce : Il tempo mi è sembrato fermarsi a qualche decennio fa, anche se 64 anni sono niente di fronte l’eternità ! Nel tuo libro ho letto con commossa partecipazione la tua storia, che già conoscevo direttamente tramite tua Madre Atzede. Tante volte in questi anni ho tentato di entrare in contatto con Voi perchè mi ero affezionato e tenevo veramente alla Vostra Amicizia ; spesso ho benedetto la sorte che mi aveva dato il privilegio di conoscere da vicino un mondo di sogno che a 14/15 anni incide indelebilmente…A me interessava ascoltare tua Madre quando narrava l’incredibile realtà romanzesca che aveva dovuto subire con tutti voi ragazzi e che continuava…Ricordo che un giorno, tornando da scuola, la incontrai sul Ponte Vecchio con una borsa da spesa colma di cavolo ed altre verdure.. Ebbene, anche in questa quotidianità, aveva il portamento di una Regina
che io ammiravo tanto. "

Continua ancora l’emozionante racconto di ricordi di Giorgio :

"Quanti ricordi si sovrappongono nella memoria ! Mio padre ed in particolare lo Zio Guido erano onorati della Vostra conoscenza e presero a cuore la vostra situazione cercando con ogni mezzo di rendere meno angosciosi i vostri soggiorni a Firenze."

Giorgio Merlini, oggi architetto in pensione , colma il vuoto che dal labirinto nel profondo abisso la memoria teneva segregato e mi aveva negato il nome di questa generosa famiglia italiana che ha contribuito alla nostra soppravvivenza in quel periodo buio della seconda guerra mondiale.

1 comment:

Anonymous said...

Cara Marta,
anche mia madre ti ha conosciuto, esattamente quando eravate bambine a Tripoli. Nell'album di famiglia ci sono alcune foto tue e della tua famiglia al mare con mia madre. Mi ha sempre parlato di questi amici di Tripoli. Lei era lì con la sorella Carla e la mamma Maria e il babbo Celestino che era colonnello. Lei si chiama Annamaria Bonato, e mi piacerebbe farvi rimettere in contatto. Dopo la guerra, mi ha detto, vi siete riviste a firenze, poi avete perso i contatti. Già l'anno scorso ho provato a contattarti senza successo. Provo con il blog. Ti lascio la mia mail nel caso volessi contattarmi. teresa@librerialacoccinella.it
Grazie
Teresa